wildt adolfo foto

Wildt Adolfo (1868-1931). Biografia. Sculture in vendita.

wildt okAdolfo Wildt nasce a Milano nel 1868.

Ad undici anni entra nella bottega del noto scultore Giuseppe Grandi dove ha modo di prendere familiarietà con la scultura.

Nel frattempo segue la Scuola Superiore d'Arte Applicata e,successivamente, il corso Accademico di Disegna e Figura.

Nel 1891 sposa Dina Borghi che lo renderà padre di Artemia.

Tre anni più tardi suggella un contratto con il collezionista Franz Rose, che si assicurerà il primo esemplare di ogni opera in cambio di uno stipendio annuale al giovane scultore.

Negli anni tra il 1896 e il 1899 nascono i figli Francesco e Alma; è questo il periodo in cui comincia a viaggiare esponendo le sue opere in molte città straniere come Monaco e Berlino.

Dopo un periodo di scarsa produzione artistica nel 1913 gli viene conferito il Premio Principe Umberto per il progetto della fontana “ La Trilogia” alla mostra della secessione di Monaco.

A partire dall’anno successivo partecipa a molte rassegne italiane e internazionali come: l’Esposizione Nazionale di Brera e l’Esposizione internazionale della società degli Amatori e Cultori.

Qualche tempo dopo apre a Milano una Scuola privata d’arte del marmo che verrà poi registrata tra i corsi dell’Accademia nel 1927; tra i suoi allievi più famosi vi sono Lucio Fontana, Luigi Broggini e Fausto Melotti.

Nel 1929 è nominato membro dell’Accademia d’Italia, partecipa inoltre alla seconda Mostra del Novecento a Milano, Nizza, Ginevra e infine Oslo.

Adolfo Wildt muore a Milano il 12 marzo 1931.

CATALOGO OPERE  |  VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


francesco-vinea-foto

Vinea Francesco (1845-1902). Biografia. Quadri in vendita.

francesco-vinea-fotoFrancesco Vinea nacque nel 1845 a Forlì.

Trasferitosi a Firenze con la famiglia fin da bambino, frequentò dal 1959 i corsi  di pittura all'Accademia di Belle Arti ma non potè continuare gli studi per la povertà in cui si trovava.

Stette per qualche tempo a Milano lavorando presso un fotografo e disegnando giornali illustrati.

Con i pochi guadagni ottenuti tornò a Firenze e cominciò a seguire le lezioni del professor E. Pollastrini seguendo però il proprio gusto: non minimamente influenzato dai passati studi accademici, rivela fin da subito una straordinaria capacità per i soggetti di genere.

I suoi primi Interni fecero fortuna: negozianti di Parigi e Londra se li contendevano e davano al giovane Francesco nuove commissioni.

Diventò ricco, spendendo gran parte delle sue ricchezze in arazzi, tappeti, pelli preziose, strumenti musicali, mobili, armi e bronzi.

Il suo studio sul viale Principe Eugenio a Firenze sembra un museo orientale.

Tra i suoi dipinti, che andarono ad arricchire collezioni e musei di tutta Europa, si ricordano: Dopo il bagno, esposto nel 1979 a Monaco di Baviera e premiato con medaglia d'oro; l'Autoritratto agli Uffizi e Prima del duello presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano.

Francesco Vinea morì nel 1902 a Firenze.

 

CATALOGO OPERE  |  VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


Michis quadri in vendita

Michis Pietro (1836-1903). Biografia.

Pietro Michis nasce a Milano il 12 agosto 1834 da Giovanni e da Carolina De Bernardi.

Dopo aver frequentato il ginnasio, studia all’Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini dal quale apprende il modo di dipingere a dei Macchiaioli e poi a Venezia.

Completati gli studi torna a Milano dove, dal 1861, inizia ad esporre annualmente all’Accademia e alle Promotrici di Torino e Genova.

Nel 1868 sposa la pittrice Maria Cattaneo con la quale si dedica anche alla pittura di genere.

A questo proposito vale ricordare, nel 1868, Un matrimonio civile in un villaggio con il quale vinse il premio Mylius a Brera.

 Nel 1880, anno in cui veniva paragonato dalla critica a Tranquillo Cremona, divenne insegnante della Civica scuola di pittura a Pavia.

Qui insegnò fino al 1900 quando, a causa di una malattia agli occhi e per i suoi metodi di insegnamento oramai obsoleti, fu messo a riposo.

Michis muore nel 1903.

 

Tra le opere più importanti si ricordano: Zeusi che sceglie una modella, con la quale vinse il Concorso canonica ed attualmente conservata a Brera, ; Gli scherani di Carlo V che depredano la tomba di Giulio II, presso il Museo Civico di Torino; Gli sposi, Cornelio , Agrippa, Leone X visita la salma di Raffaello e l’acquarello Studia di figura in costume alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.

CATALOGO OPERE | VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


mario moretti foggia firma autografa

Moretti Foggia Mario (1882-1954). Biografia.

 

Mario Moretti Foggia nasce a Mantova il 25 dicembre 1882.

Studia a Verona all’Accademia Cignaroli e poi a Milano all’Accademia di Brera, discepolo di Mosè Bianchi, di Giuseppe Mentessi e di Cesare Tallone.

Paesaggista e ritrattista dipinse ad olio, tempera, acquarello e a fresco.

Esordì a Milano nel 1902. Ottenne numerose medaglie d’oro: all’Esposizione di Mantova per il complesso delle opere (1902), a Milano con l’opera Fratellanza (1908) e  a Como grazie a Fresca Mattinata (1909). E’ del 1925 invece il Premio Cassani ricevuto a Milano per il dipinto L’ora del rosario.

Tra il 1920 e il 1926 espone molto a Venezia: nel 1920 Nel cantuccio di Venezia e Nel Campiello, nel 1924 Nevicata e nel 1926 Compiacenze materne.

Nel 1927,a Firenze, in occasione dell’ottantesima Esposizione Nazionale di Palazzo Pitti, presentò Vera e Sole invernale. La Galleria d’Arte moderna di Milano conserva il Trittico dei Magi (Ecce sidus, Imus, Adoremus), e la Galleria del palazzo Ducale di Mantova l’opera Danza la circassa.

Suoi quadri sono presenti nella collezione del Quirinale e presso gallerie pubbliche e private in Italia, Svizzera, Stati Uniti e America Latina. Instancabile viaggiatore, soggiornò a lungo in Oriente dove eseguì numerosi studi di costumi e paesaggi esposti a Londra, Parigi e Bruxelles.

Partecipò a varie  mostre collettive nazionali ed internazionali, tra il 1922 e il 1954 diede vita a 10  personali con grande successo di pubblico e critica.

Mario Moretti Foggia muore nel 1954 a Pecetto di Macugnaga .

CATALOGO OPERE | VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


Benvenuto-Benvenuti-foto

Benvenuti Benvenuto (1881-1959). Biografia. Quadri in vendita.

Benvenuto-Benvenuti-quadri-in-vendita

Benvenuto Benvenuti nasce a Livorno il 5 ottobre 1881.

Frequenta i corsi di disegno della Scuola di Arti e Mestieri sotto la guida di Lorenzo Checchi.

Si perfeziona poi all'Accademia di Firenze tornando a Livorno nel 1896 e stringendo amicizia con altri coetanei, futuri protagonisti della vita culturale livornese, quali Llewelyn LLoyd, Renato Natali e Gino Romiti.

I suoi primi lavori risentono della tradizione toscana tardomacchiaiola, oscillando tra l'influsso di Giovanni Fattori e Telemaco Signorini e quello di Adolfo Tommasi.

Nel 1899 conosce Vittore Grubicy orientandosi così verso un tipo di pittura decisamente divisionista, a quel tempo già diffusa a Livorno grazie a Plinio Nomellini.

Dopo aver partecipato all'Esposizione Nazionale di Milano nel 1906 con il trittico Sensazioni luminose, presenta alcuni suoi dipinti al Salon des Peintres divisionnistes italiens organizzato l'anno dopo  a Parigi da Alberto Grubicy, fratello di Vittore, insieme a Gaetano Previati, Carlo Fornara  e numerosi altri artisti.

Nel 1921 sposa la cugina Vion Minelli dalla quale avrà due figli: Vittore nel 1922 e Ettore quattro anni più tardi.

E'questo per lui un periodo di importanti rassegne personali presso la Bottega d'Arte di Livorno (1923,1930), il Circolo di Cultura di Bologna (1927), la Galleria Scopinich di Milano (1935) e la Saletta Rizzi di Firenze (1935).

Dal 1940 al '43 soggiorna in Maremma dipingendo grandi opere dense di significati simbolici.

Rientrato a Livorno vive nel suo "Eremo" sulle colline di Antignano.

Una malattia lo sta portando alla cecità e non può più lavorare.

Bottega d'Arte e la Galleria Cocchini di Livorno organizzano nel 1957 le sue ultime mostre personali.

Benvenuto Benvenuti muore a Livorno il 15 gennaio 1959.

 

 

CATALOGO OPERE  |  VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


Gioli-Luigi-autoritratto

Gioli Luigi (1854-1947). Biografia. Quadri in vendita.

Gioli-Luigi-quadri-in-venditaLuigi Gioli nacque a San Frediano a Settimo (Pisa) il 16 novembre 1854.

Non potè dedicarsi completamente alla sua passione per la pittura finchè non si fu laureato in legge.

Fratello minore di Francesco, fu anche lui attratto dalla corrente postmacchiaiola.

Esordì nel 1883 a Roma con alcuni dipinti di soggetto agreste e nel 1887 inviò a Venezia Ritorno dal pascolo, presentato due anni dopo a Parigi insieme a Scene di Maremma.

Nei primi anni si avvicinò alle opere di Giovanni Fattori, amico e più volte ospite della famiglia Gioli a Fauglia, nella campagna pisana; ne sono prova opere quali Asinello (1855 ca., Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) e Carri (Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).

A differenza del fratello, che si era successivamente staccato dal clima macchiaiolo, Luigi rimase legato ad un linguaggio prettamente toscano.

Dopo il 1889 partecipò alle maggiori esposizioni nazionali tra cui quella della Società di Belle Arti di Firenze.

Nel 1894 a Milano espose  Nei prati e Fiera di vacche e nel 1895 fu presente a Venezia con Novembre suscitando grande interesse nel pubblico e nella critica.

Luigi non si allontanò mai dalla sua semplice e lineare pittura che difese, con gli amici postmacchiaioli, nelle innumerevoli dispute sull'arte alle quali partecipò attivamente.

Dopo la morte del fratello, nel 1922, frequentò assiduamente il pittore Giorgio Kienerk che trascorreva il periodo estivo nelle vicinanze della villa dei Gioli.

Con il passare degli anni l'artista toscano si isolò progressivamente.

Luigi Gioli morì a Firenze il 27 ottobre 1947.

 

 

 

CATALOGO OPERE

Focus su Francesco e Luigi Gioli

VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


angiolo-tommasi-foto

Tommasi Angiolo (1858-1923). Biografia. Quadri in vendita.

.angiolo-tommasi-biografia-quadri-in-vendita

Angiolo Tommasi nacque a Livorno nel 1858.

Nel 1887 si diplomò all'Istituto Tecnico cittadino e il padre Luigi lo mandò con il fratello maggiore, Eugenio, a Napoli presso un corrispondente in affari.

Sarà infatti Eugenio che curerà l'attività commerciale di Livorno quando Luigi, con la famiglia, si trasferirà a Firenze dall'81 all'89 presso la villa della Casaccia  di proprietà seconda moglia Adele Bartolini Ved. Perti.

La signora Adele si dedicò con grande spirito materno alla cura dei piccoli Tommasi.

Angiolo nel 1878 decise di dedicarsi alla pittura influenzato certamente dalla passione del cugino Adolfo e dalla personalità di Silvestro Lega.

Cominciò a frequentare lo studio del pittore livornese Marco Lemmi e del suo maestro Natale Betti facendo la conoscenza di Pagni (scopritore entusiasta delle bellezze naturali di Torre del lago, a quel tempo incontaminate) e Nomellini.

Tale apprendistato durò due anni alla fine dei quali, su consiglio del cugino Adolfo e del Lega, si trasferì a Firenze per frequentare l'Accademia.

Adele raccolse con entusiasmo l'idea di Angiolo spingendo tutta la famiglia Tommasi a trasferirsi nella sua ex residenza alla Casaccia, non lontano da Bellariva.

Angiolo prese a seguire i corsi i corsi del pistoiese Giuseppe Ciaranfi.

La casa di Bellariva divenne un vero e proprio cenacolo culturale ove furono ospitati, fra gli altri, Carducci, Fattori, Signorini, Cecconi, Panzecchi, Cecconi e Borrani.

E fu proprio Fattori che, venuto a conoscenza che Angiolo era allievo del Ciaranfi, lo consigliò "tout court" di lasciar perdere la scuola, di far da sé, di prendere tavolozza, cassetta dei colori e cavalletto, piantarlo su un prato e mettersi a dipingere.

Anche Telemaco Signorini e Silvestro Lega condividevano il pensiero di Fattori e quindi Angiolo, interruppe gli studi regolari cominciando a seguire l'insegnamenti del macchiaiolo  Lega. Nell'82 Angiolino debutta alla Promotrice fiorentina con i suoi primi studi "en plein air". Nello stesso anno sposa Adele Bartolini e nell'85 con il loro primogenito Ugo lasciano Bellariva per Livorno.

Muta così anche il teatro del suo operare: non più solo l'Arno, i boschi di villa Cecchini a San Prugnano.

A questi si aggiungono infatti l'entroterra livornese, il Gabbro, Livorno, le sue marine e Castiglioncello.

Alla Promotrice Fiorentina dell'85 presenterà l'opera "Studio dal vero" successivamente ripresentato a Livorno con il titolo "La benedizione" , successivamente rettificata in "All'elevazione" e presentata l'anno successivo a Venezia.

Altro quadro di grande successo fu "Le ultime vangate"  ma Angiolino dovrà aspettare fino al '96 perchè una sua opera "Gli emigranti", sia finalmente acquistata dallo stato per figurare alla Galleria d'Arte Moderna di Roma.

Nel 1899 e si recò in America del sud spingendosi in Argentina, Patagonia e Terra del fuoco.

Dipinse così tutte le cose e i paesaggi che lo colpivano  ed ottenendo un grandissimo successo a Buenos Aires.

Successivamnete seguì l'amico e collega Ferruccio Pagni a Torre del lago dove, con Puccini, Nomellini, Gambogi, animò il famoso "Club dei Bohemiens".

Angiolo Tommasi morì nel 1923 a Torre del Lago  a causa di una polmonite.

_____________________________________________________________________________________________________________

CATALOGO OPERE  |  VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


Michele-Gordigiani-autoritratto

Gordigiani Michele (1835-1909). Biografia. Quadri in vendita.

Michele-Gordigiani-biografia-quadri-in-vendita

Michele Gordigiani nacque a Firenze nel 1835.

Figlio di Luigi Gordigiani, compositore fiorentino, e nipote di Antonio, considerato uno dei primi interpreti italiani delle opere mozartiane, visse  in un ambiente familiare culturalmente vivace.

Avendo un difetto alla bocca e quindi nella pronuncia, Michele fu sempre poco considerato in famiglia e tenuto in disparte.

Scoperta casualmente, dal maestro di pittura del fratello, la sua capacità artistica fu mandato all'Accademia.

Qui studiò  scultura sotto la guida di Lorenzo Bartolini e poi pittura sotto Luigi Mussini.

Frequentando in quel periodo i giovani macchiaioli e gli scapigliati e studiando i maestri antichi nelle Gallerie acquisì tutta la preparazione necessaria per divenire un artista affermato.

Si distinse, fin dall'inizio, nel ritratto cogliendo facilmente le somiglianze e riportando sulle tele lo splendore delle sete e dei gioielli femminili.

Così, quando Firenze divenne capitale , diventò il ritrattista di corte.

A Firenze quindi non ci fu persona del mondo intellettuale o del mondo aristocratico che non posasse per Michele Gordigiani.

La sua prima apparizione pubblica fu nel 1854 con l’invio di due ritratti all’Esposizione di Belle Arti di Firenze.

Di due anni più tardi sono l’Autoritratto e il ritratto del vedutista piemontese Ludovico Raymond.

Nel 1859 il governo provvisorio bandì a Firenze un concorso e Gordigiani si aggiudicò la commissione per il ritratto di Cesare Balbo, sbaragliando trentaquattro concorrenti.

L’anno successivo, grazie alla Contessa  Virginia Oldoini,eseguì i ritratti di Torino Costantino Nigra, di Camillo Benso Conte di Cavour e di Eugenio Emanuele, principe di Carignano, che divenne suo mecenate.

Fu quest’ultimo infatti che lo incaricò di ritratte suo cugino, il re Vittorio Emanuele II.

Gordigiani ebbe modo di vederlo solo per pochi minuti durante un ricevimento a Palazzo pitti.

Tale ritratto, presentato alla Prima esposizione Nazionale di Firenze nel 1861, lo consacrò al successo che già aveva ottenuto in Francia nello stesso anno.

Ricevette nel proprio studio la visita del Re d’Italia che questa volta posò per lui per più di un’ora.

Ritrasse poi altri membri di casa Savoia,  i sovrani del Portogallo, la regina Vittoria, i Reali inglesi tra i quali il Principe di Galles.

Quest'ultimo  per l'occasione lo ospitò sul suo panfilo e altri aristocratici italiani.

A Firenze frequentò con Signorini, Sernesi, Uzielli e Boldini la villa dell’Ombrellino.

Qui  Marcellin Desboutin accoglieva  i pensionnaires di Villa Medici e artisti di passaggio come Degas e Tissot.

Espose a Londra nel 1867, nel 1876 e nel 1886.

 Nel 1900 si recò in America, insieme al figlio Edoardo; qui  produsse ancora un gran numero di ritratti su commissione.

Michele Gordigiani morì a Firenze il 7 ottobre 1909 dopo una lunga e penosa malattia.

CATALOGO OPERE | VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


giovanni-migliara autoritratto

Migliara Giovanni (1785-1837). Biografia. Quadri in vendita.

giovanni-migliara-quadri-in-venditaGiovanni Migliara , nacque ad Alessandria il 5 ottobre 1875.

Figlio di un ebanista, fu un raffinato esecutore di miniature, prospettive, quadri storici e paesaggi.

Studiò all'Accademia di Brera con l'Arbetolli e Bernardino Galliari dipingendo con quest'ultimo , nel 1804, le scene del Teatro Carcano a Milano.

Lavorò poi per quattro anni al Teatro la Scala.

L'esperienza acquisita si sarebbe rivelata fondamentale nella produzione successiva, dando origine ad un genere di pittura intesa come rappresentazione del "teatro urbano".

Il suo esordio avvenne nel 1812 all'Esposizione di Brera presentando Vedute milanesi eveneziane.

I frequenti viaggi nel Veneto, Toscana, Emilia, Piemonte e Italia Centrale gli offrirono spunti per la realizzazione di  vedute colte dal vero o di fantasia.

Si ricorda, a questo proposito, l'Interno del Duomo di Milano, Interno di un monastero e Vestibolo di un convento di suore.

A partire dal 1829, l'assidua partecipazione alle rassegne artistiche milanesi e torinesi contribuì ad accrescerne la popolarità, assicurandogli la stima di Carlo Alberto che,nel 1833, gli conferì la nomina di  "pittore di genere".

A Milano  aprì  una scuola di pittura nella quale si formarono numerosi seguaci.

Giovanni Migliara morì nel 1837.

 

 

CATALOGO OPERE | VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?


Pompeo Massani firma autografa

Massani Pompeo (1850-1920). Biografia.

 

Pompeo Massani nacque a Firenze nel dicembre del 1850.

Studiò pittura presso l’Accademia della sua città.

Trascorse poi tre anni nello studio del pittore  Michele Gordigiani dove eseguì il Ritratto di M. Gordigiani al cavalletto che attualmente si trova a Firenze, nella  Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti).

La prima opera importante fu La politica in canonica che gli valse una medaglia d’argento all’Esposizione di Rovigo del 1879 dove il quadro fu tra i primi venduti.

Nel 1881 vinse il primo premio all’esposizione di Genova con il dipinto intitolato  Un brindisi al frate.

Celebre ritrattista si ricordano tra ipiù importanti quello a S.M. il Re Vittorio Emanuele e quelli alla Contessa di Mirafiore.

Nel 1886 prese parte  all’Esposizione di Livorno con Mezzogiorno.

Il Circo equestre fu presentato nel 1889 alla Mostra di Monaco e fu molto apprezzato per la scelta della linea, la vivacità cromatica e la correttezza di disegno.

Durante le feste di maggio del 1887, allora Professore onorario all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipò attivamente all’arganizzazione del ballo storico e degli altri festeggiamenti ricevendo la Croce di Cavaliere della Corona d’Italia dal Re Umberto.

Pompeo Massani morì a Firenze nel 1920.

 

CATALOGO OPERE | VUOI VENDERE O COMPRARE UN QUADRO DI QUESTO ARTISTA?