Intervista a Fabrizio Moretti, Segretario generale Biaf

di Marilena Pirrelli da Plus24-Il Sole 24 Ore, 19 settembre 2015

 

Non vuol fare il passo più lungo della gamba Fabrizio Moretti, il nuovo segretario della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (Biaf) proprio alla vigilia della 29 edizione che apre la preview il 24 settembre e inaugura per il grande pubblico il 26.Ottantotto mercanti d’arte antica e moderna, 11 tedeschi grazie all’accordo con la fiera HIGHLIGHTS di Monaco con reciproco scambio di ospitalità, esporranno fino al 4 ottobre opere (datate fino al 1979)per un valore aasicurato intorno ai 200 milioni di euro. Svetta il «Ritratto di Flora» di Giambattista Tiepolo  (1696-1770) dal gallerista Jean-Luc Baroni, olio su tela che nel dicembre del 2008 venna aggiudicato a Londra da Christie’s per 2.994.250 euro (senza diritti). Chissà a Firenze a quanto verrà rimesso in vendita?

«E’ uno dei capolavori del 700 — spiega Moretti — e uno degli artisti più amati a livello internazionale. La Biennale porta il bello a Firenze». Ciononostante Moretti, gallerista con base a Firenze, Londra e New York, qualche sassolino vorrebbe toglierselo dalle scarpe, perchè il mercato degli OldMaster in Italia fatica a ripartire.

Perché?

Un punto di forza è il ritorno a Firenze, dopo molti anni, di famosi mercanti internazionali, tra i più grandi nella pittura e scultura e la presenza dei migliori antiquari italiani.

Ma il trend per l’arte antica è ancora in flessione:gli scambi si assottigliano…

E’ sicuramente sottovalutata a livello globale, anche se negli ultimi anni osseviamo un forte interesse per il mercato dei Primitivi e del Rinascimento italiano e non, sia per la pittura che per la scultura. Quest’ultima è in recupero in presenza di capolavori, come per esempio il busto in marmo di Paolo V del 1621 del Bernini acquistato dal Getty Museum, si dice per decine di milioni di dollari. Nell’arte antica l’eccellenza è compresa anche da chi non colleziona e la qualità, la provenienza certa e l’ottimo stato di conservazione rendono sicuro l’acquisto. La serietà del vetting nelle più importanti manifestazioni, compresa la Biennale, garantisce la qualità e l’autenticità delle opere proposte. Tuttavia quello che è commerciale, acquistato per arredare le case, ha rallentato il passo, così sono fermi gli autori delle scuole dei minori caravaggeschi e dei minori del barocco o i vedutisti di seconda categoria. E’ venuto meno, giustamente in temopi di crisi, anche il contributo negli acquisti delle fondazioni bancarie che alimentavano le collezioni con una forte identità territoriale.

Veniamo ai nodi: perchè il mercato italiano non decolla?

Il 30 settembre a Palazzo Corsini in una tavola rotonda con il professor Lorenzo Casini, consigliere giuridico del ministro Franceschini, proporremo lo snellimento dell’apparato burocratico richiesto per l’importazione e l’esportazione d’arte, senza entrare nel merito di cosa deve entrare e uscire. Sarebbe importante anche diffondere meglio nella nostra categoria lo strumento dell’art bonus del pagamento delle imposte attraverso la cessione di opere prevista dalla legge 512 del 1982.

E poi la concorrenza sull’import?

Il ministro del Tesoro dovrebbe abbassare l’aliquota del 10 per cento sull’import al 5 per cento allineandosi al Regno Unito, così da eliminare scorciatoie per i privati. E poi l’unica maniera per uscire dalla crisi è abbassare l’Iva affinchè anche gli stranieri trovino conveniente aprire attività commerciali in Italia.

Come rilanciare l’antico?

La biennale di Palazzo Corsini è già un motore che porta pubblico italiano e internazionale, tuttavia i mercanti d’antico rappresentano solo il 5 per cento del settore. In realtà esiste un problema culturale: bisogna educare i 30enni. Ho 38 anni e non conosco collezionisti di antico miei coetanei, però conosco persone della mia età che hanno collezioni strepitose di moderno e contemporaneo.

Per questo avete invitato Jeff Koons all’inaugurazione?

Chi verrà vedrà Jeff Koons tagliare il nastro e questo porterà molta curiosità e attrarrà coloro che non hanno mai visto la Biennale e i collezionisti di contemporaneo, chissà se compreranno, sono fiducioso.

Come si sostanzia la partnership con Richardn Knight?

E’ una nuova costola del gruppo basata presso la galleria londinese, che lavorerà indipendentemente e con la galleria nella consulenza e compravendita : saremo agenti e dealer.

La Cina rappresenta un mercato per gli OldMaster?

Il mercato è dappertutto, soprattutto negli States dove spesso si lavora con i musei. E naturalmente anche in Cina dove ho venduto qualcosa, ma le negoziazioni sono più eleganti al mercato di Marrakech.