a cura di Marilena Pirrelli da Il Sole 24Ore — Plus24, 27 febbraio 2016

 

Intesa sull’emendamento

Il progetto di riforma della normativa italiana sulla notifica e sulle esportazioni di opere d’arte sembra ormai concordato. L’emendamento che verrà proposto la prossima settimana al Decreto Concorrenza in Commissione Industria del Senato, dovrebbe finalmente aver messo d’accordo il ministro Dario Franceschini e i suoi consiglieri, cioè il Capo Ufficio Legislativo Paolo Carpentieri e il consigliere giuridico Lorenzo casini, con i principali stakeholders e intermediari del mercato, italiani e stranieri, dalle case d’asta internazionali e da tutte le associazioni di categoria che operano in Italia, rappresentate con Apollo 2 dall’avvocato Giuseppe Calabi dello Studio legale CBM & Partners. La riforma intende allineare la normativa italiana ai principali mercati europei e alla disciplina comunitaria al fine di permettere agli operatori italiani di concorrere sui mercati internazionali.

«L’incontro è stato proficuo e il ministro ha promosso una mediazione efficace tra i vari interessi in gioco» spiega Calabi. «Nella nuova versione dell’emendamento al decreto Concorrenza inviata al Mibact vi sono le soglie di valore per il rilascio degli attestati di libera circolazione/licenze di esportazione, come previsto nel regolamento CEE 3911/92. Sulla notifica di opere di autore italiano non più vivente si è optato per il binario unico: 70 anni è la soglia temporale della tutela. Si dovrebbe introdurre una deroga per le opere eseguite oltre 50 anni e fino ai 70 che abbiano carattere di unicità e straordinario interesse accertate da una commissione centrale del Mibact. Sarebbe auspicabile che tale commissione fosse costituita da esperti d’arte italiana moerna e contemporanea e da esponenti di fondazioni d’artista di fama. Vincolo non applicabile se già presente su opere di analogo interesse presso collezioni pubbliche o appartenenti a persone giuridiche private senza fini di lucro» conclude Calabi.