Giuseppe De Nittis, La domenica a Londra
1878 

olio su tela, cm 116×80
firmato e datato in basso a sinistra: “De Nittis 78”

 


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Fra le moderne veduta di Londra dipinte da De Nittis per il banchiere Kaye Knowles, Una domenica a Londra, eseguita nella primavera del 1878, si distingue per la sua originalità e fine interpretazione psicologica. Dopo aver passato in rassegna i luoghi di culto della capitale dell’impero britannico – La National Gallery, Westmister, Trafalgar Square, Piccadilly, la Banca d’Inghilterra-, l’artista rappresenta in questa tela la Londra nel giorno di riposo comandato: Cannon Street, una delle grandi arterie della metropoli è vuota, senza vetture né passanti, minuziosamente descritta e prospetticamente definita dalla successione lenta di muri anonimi, palazzi uguali, finestre allineate, vetrine chiuse, insegne spente, manifesti invecchiati, sotto un enorme cielo lattiginoso. L’atmosfera di sospensione del quadro colpisce: un silenzio quasi irreale fa da contraltare alle strade affollate e ferventi di vita delle altre vedute londinesi. Un malinconico senso di vuoto pervade la scena che, replicata nell’acquerello Pomeriggio londinese (Pavia, collezione privata), rende perfettamente la tristezza opprimente della metropoli privata della sua mitica energia in un nuvoloso week end. De Nittis descrive accuratamente la lunga prospettiva obliqua tracciata dalla strada vuota e silenziosa, che giunge fino alla cattedrale di San Paul. “Sele, la silhouette en deuil d’un policeman souligne ce silence funébre”, commentò un contemporaneo. Lo sguardo dello spettatore si arresta in effetti sulla figura in primo piano del poliziotto, vigile, assorto e vagamente cupo, accorgendosi solo in un secondo momento del gruppo di lustrascarpe scioperati alle sue spalle: un dettaglio non privo di significato che rimanda alla visione dickensiana che l’artista maturò di Londra e delle sue miserie, spostando gradualmente la sua attenzione dall’aspetto architettonico-urbanistico all’elemento sociale e umano. “Nessun paese come Londra –scrisse- mi ha mai svelato il sottosuolo di sfacelo e di degradazione della condizione umana” (De Nittis, 1964, p. 140)

A. Imbellone, scheda in catalogo della mostra, Palazzo Zabarella, De Nittis, Padova, 19 gennaio-26 maggio 2013, p. 218, n. 63

 



Esposizioni
Roma, 1930, p. 41, n. 15; Forte del Belvedere, I Macchiaioli, Firenze, 23 maggio-22 luglio 1976, pp. 239-240, n. 209; Montecatini Terme-Torino, Dal Caffè Michelangiolo al Caffè Nouvelle Athènes, 23 agosto-5 ottobre, 25 ottobre-30 novembre 1986 (fuori catalogo); Museo Civico “Giovanni Fattori” Villa Mimbelli, Dai Macchiaioli agli Impressionisti, L’opera critica di Diego Martelli, Livorno, 3 ottobre 1996-12 gennaio 1997, pp. 146-147, n. 5.3; Palazzo Cavour, La borghesia allo specchio-Il culto dell’immagine dal 1860 al 1920, 26 marzo-27 giugno 2004, p. 161, n. 70, fig. 60; Petit Palais, Musée des Beaux Arts- Palazzo del Governatore, Giuseppe De Nittis. La modernité élégante, Parigi-Parma, 21-ottobre 2010-16 gennaio 2011, 6 febbraio-8 maggio 2011, p. 198, n. 69; Palazzo Zabarella, De Nittis, Padova, 19 gennaio-26 maggio 2013, p. 218, n. 63.



Bibliografia

U. Ojetti, Tre Maestri dell’Ottocento: Boldini, De Nittis, Fattori, s.a, tav. XX; V. Pica, Giuseppe De Nittis — L’uomo e l’artista, Milano, 1914, p. 133; «Pagine d’Arte», n. 7, 15 luglio 1919 (ripr. in copertina); L. Bènèdite, Joseph De Nittis 1846-1884, Renè Van den Berg, 1926, p. 37 (Dimanche a Londres); L. Malinconico, Per il cinquantenario della morte di Giuseppe De Nittis, in “Rassegna dell’Istruzione Artistica”, luglio-settembre 1934, pp. 235-236 (ripr.); E. Piceni, De Nittis, Milano,1934, tav. XXXIV; E. Somaré, La pittura italiana dell’Ottocento, Novara, 1944, p. XXXIII; Pischel-Pischel, Pittura Europea dell’Ottocento, 1945, p. 366; U. Galetti-E. Camesasca 1951, p. 811; G. Castelfranco, Pittori italiani del secondo Ottocento, in Catalogo della VI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (quaderni della VI Quadriennale), Roma, 1952, p. 63; E. Piceni, De Nittis, Milano, 1955, pp. 87, 169, tav. 82; F. Bellonzi, Pittura italiana. Dal Seicento all’Ottocento, vol. IV, 1960, p. 242; E. Piceni E.-Pittaluga M., De Nittis, Milano, 1963, n. 416, fig. 44; A. Ottino Della Chiesa, L’Arte Moderna dal Neoclassicismo agli ultimi anni, Milano, 1968, p. 70; Bolaffi, n. 4, 1972, p. 145 (ripr. cm 117×80); R. Monti, Signorini e il naturalismo europeo, Roma, 1984, pp. 149-193, n. 138; A. M. Bonsante Basile, Luoghi di Londra nella pittura di De Nittis, in Giuseppe De Nittis (catalogo della Mostra al Palazzo della Permanente e Pinacoteca provinciale Bari), 1990, pp. 52-54, fig. 31; P. Dini-G.L. Marini, 1990, p.406, tav. XXXIX; M. Basile Bonsante, Immagini di Londra nella pittura di De Nittis, in catalogo della mostra (Palazzo della Permanente- Pinacoteca Provinciale, Giuseppe De Nittis. Dipinti 1864-1884, Milano- Bari, 11 aprile-24 maggio 2 giugno-29 settembre 1990) p. 52, n. 31; Il valore dei dipinti XIX ed., 2001-2002, p. 248, ripr. (120×80); M. Canale, schede in catalogo della mostra (Parigi-Parma, 2010-2011); A. Imbellone, scheda in catalogo della mostra (Padova, 2013), p. 218, n. 63.