Troubetzkoy Paolo (1843-1938). Biografia. Sculture in vendita.

paolo-troubetzkoy-biografiaPaolo Troubetzkoy nacque nel 1843  a Intra sul Lago Maggiore dal principe Pietro, esponente di una delle più antiche famiglie aristocratiche russe e da Ada Winans, affermata cantante lirica americana.

Un anno dopo, la famiglia si trasferisce a Ghiffa, sempre sul Lago Maggiore.

Qui, a Villa Ada, sono spesso ospitati diversi artisti tra cui, Tranquillo Cremona, Giuseppe Grandi, Daniele Ranzoni, Arrigo Boito.

In questo vivace e stimolante ambiente culturale i tre giovani principi Troubetzkoy, Piero, Paolo e Luigi, coltivarono  le proprie tendenze artistiche.

Piero diverrà un ritrattista molto richiesto dall’elite internazionale, mentre Paolo comincerà a disegnare e a modellare con la plastilina traendo ispirazione dagli animali domestici.

Nel 1884 quest’ultimo si trasferisce a Milano.

L’apprendistato prima con Donato Barcaglia e poi con Ernesto Bazzaro dura pochissimo poiché, presto, si dimostra insofferente allo studio sistematico, prediligendo il lavoro svolto direttamente dal vero; in particolare si dedica allo studio degli animali.

Presso i fratelli Alberto e Vittore Grubicy conosce Giovanni Segantini del quale, a distanza di alcuni anni, eseguirà il ritratto.

Nel 1886 espone per la prima volta a Brera e si iscrive alla Famiglia Artistica dove entra in contatto con Longoni, Gola, Pusterla e Gignous.

I primi importanti riconoscimenti arrivano nel 1893: all’Esposizione Nazionale di Roma con la Vedetta indiana, acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, ottiene la medaglia d’oro.

Partecipa alla World’s Columbian Exhibition di Chicago con circa otto opere, di cui alcune vendute al Golden Gate Museum di San Francisco.

Nel 1898 si reca in Russia e, grazie allo zio, il filosofo Serghej Troubetzkoy, tiene  un corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Mosca.

Fedele al proprio orientamento antiaccademico invitava gli studenti a non guardare all’antico bensì al vero che “vive e si rinnova ogni istante”.

Durante il soggiorno russo frequenta l’Associazione per le esposizioni ambulanti, organo progressista, aperto all’influenze dell’Impressionismo francese, sviluppatosi attorno alla rivista “Mir Isskustva”, al quale facevano capo i sostenitori dei principi del realismo dell’arte.

Troubetzkoy espone anche a Stoccolma dove conosce Elin Sundström e, nel 1899, Lev Tolstoj del quale esegue due busti.

Nel 1901, a seguito della vittoria del concorso per il monumento allo Zar Alessandro III da erigersi a Pietroburgo, il governo gli mette a disposizione un grande studio per l’esecuzione del lavoro.

Quattro anni dopo,  in seguito alla guerra russo-giapponese e allo scoppio dei primi moti rivoluzionari, lascia la Russia rifugiandosi prima in Finlandia, poi a Milano e infine a Parigi, dove diviene membro della “Société Nouvelle des Peintres et Sculpteurs” presieduta da Rodin.

Nel 1908 il fonditore e gallerista Hébrard gli dedica una mostra personale di 50 opere tra gessi, bronzi e marmi.

Il giugno seguente viene inaugurato il monumento ad Alessandro III. Tre anni più tardi partecipa, nella sezione russa, all’Esposizione Internazionale di Roma.

Poco dopo viene invitato dal collezionista americano Archer Milton Huntington, presidente fondatore della Hispanic and Numismatic Society di New York ad esporre presso la stessa società.

Seguono altre mostre individuali a Buffalo, Chicago, St. Louis, Toledo e Boston. Nel 1919 vince a Los Angeles il concorso per il monumento al generale Harrison Gray Otis.

Preso uno studio ad Hollywood ritrae molti attori del cinema tra cui Mary Pickford e Douglas Fairbanks senjor.

Due anni più tardi è a Parigi dove si resta, quasi ininterrottamente, sino alla morte.

Paolo Troubetzkoy muore  nel 1938 per una grave forma di anemia.

 

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