Barabino Angelo (1883-1950). Biografia. Quadri in vendita.
1883: il 1 gennaio Angelo Barabino nasce a Tortona
1899-1900 : conosce il pittore Giuseppe Pellizza
1900-1901: su suggerimento della famiglia di Lorenzo Perosi, si reca a Milano e si iscrive alla classe preparatoria dei corsi dell’Accademia di Brera.
1901 -1902: il 28 febbraio è sospeso per otto giorni dalle lezioni per aver partecipato ad una manifestazione di protesta studentesca.
1902-1903: si iscrive al “corso comune” dell’Accademia. In seguito viene ammesso alla “scuola di nudo”, cui entra a far parte nel 1908-1909.
1903: esordisce alla Promotrice di Torino con Paesaggio.
1906: Pellizza espone a Milano Il Sole, acquistato dallo Stato.
Angelo Barabino invia alla Promotrice di Firenze un suo Autoritratto, ora perduto.
1907: 14 giugno Giuseppe Pellizza in seguito a disgrazie familiari, in stato depressivo, si toglie la vita.
1909: sposa Melania Berti e si stabilisce a Tortona. Diviene assessore alle belle arti al Comune e promuove iniziative culturali.
1910: presenta a Milano Rapina all’Esposizione Biennale di Brera. Nasce il figlio Bruno.
1912: alcune sue opere vengono esposte a Parigi nella galleria di A. Grubicy.
1915: parte per il fronte.
1916: agosto: da una lettera delle figlie di Pellizza e d auna cartolina di Vittore Grubicy, risulta ricoverato all’ospedale di Tortona.
1917: viene ricoverato all’ospedale militare di Venezia: a maggio scrive di essere convalescente.
1920: inizia gli studi per il ciclo pittorico di Palazzo Taverna.
1921: esposizione a Tortona.
1922-1924 si stabilisce a Venezia con la famiglia
1924 torna a Tortona. Monsignor De Tomasi gli affida l’esecuzione del trittico per la Cappella dei Caduti, nella basilica di Broni.
1929: Nella primavera parte per Caracas , dietro invito dell’industriale tortonese Roversi e viene accolto dall’ambasciatore italiano Cavicchioni. A giugno espone al “Club Venezuela” 68 opere . Molte saranno acquistate dal governo. Esegue il ritratto del presidente venezuelano Gomez.
1931: visita i musei di Londra, Parigi, Amsterdam e poi ritorna in Italia.
1931: sulla rivista “Alexandria” pubblica un memoriale dei suoi rapporti con Pellizza.
1950: 5 novembre. Muore a Milano a casa del figlio.