Filippelli Cafiero (1889-1973). Biografia. Quadri in vendita.

Cafiero Filippelli nacque a Livorno nel 1889. Verso gli otto anni cominciò a rivelare una naturale disposizione per il disegno e la pittura. Ebbe come primo insegnante lo scultore Gori, conosciuto dalla madre che aveva posato come modella per una della quattro stagioni, statue poste all’interno del mercato centrale di Livorno. Gori lo indirizzò alla Scuola d’Arte e Mestieri dove Cafiero ottenne la licenza. Vinse poi la borsa di studio “Banti”e fu mandato quindi a Firenze dove frequentò l’Accademia di Belle Arti e la Scuola del Nudo. Nel capoluogo toscano conobbe Giovanni Fattori, e Galileo Chini. Nel 1914 sposò Annarella Ottorina dalla quale ebbe due figli, Silvano e Mirella. Richiamato alle armi nello stesso anno, vi rimase fino alla fine della guerra.

Per sostenere la famiglia accettò di lavorare in una fabbrica di letti in ferro come decoratore di testate. Nei momenti liberi continuò, però, a dedicarsi alla pittura ritraendo scene di intimità familiare, riprese sotto la luce artificiale della propria casa e, nei fine settimana, recandosi a all’Ardenza e ad Antignano riproducendo pinete e paesaggi marini. Il primo successo lo ottenne nel 1922 durante la Primaverile Fiorentina dove, il suo quadro “Babbo ritorna” fu acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna. L’anno successivo espose alla Quadriennale di Torino e alla seconda Biennale di Roma; nel 1924 e nel 1926 si presentò alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e qui vendette il quadro “Anime sole”. Nello stesso anno espose alla Promotrice di Torino e alla Mostra di Brera.

Nel 1931 tenne una personale alla Galleria Ronco di Biella; sette anni più tardi morì la moglie lasciando un grande vuoto nella vita dell’artista. Prima del secondo conflitto mondiale, nel 1942, espose con altri pittori livornesi alla Galleria Ranzini di Milano e al salone del Broletto a Novara.

Nel 1940 si sposò per la seconda volta con Regina Creati che lo lasciò nuovamente vedovo dopo 15 anni. La sua pittura intanto cominciava ad essere apprezzata anche fuori della Toscana: nel 1951 partecipò con altri artisti labronici ad una collettiva al Circolo Artistico di Palermo. Nel 1959 sposò la terza moglie Anna Maria Gasparri che gli rimase vicina fino alla morte. Dal 1963 al 1968 numerose furono le sue partecipazioni a esposizioni d’arte da Torino, Gallarate, Brescia, Novara etc. In questi anni il pittore rimase stabilmente a Livorno salvo durante l’estate e la primavera, quando si recò dalla figlia in Abruzzo.

Morì nel febbraio del 1973.

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