All’aria aperta. Sguardi d’autore

2 agosto – 2 novembre 2020

Forte Leopoldo I, Forte dei Marmi

Presentazione della mostra:

“All’aria aperta. Sguardi d’autore” è un viaggio alla riscoperta del paesaggio italiano nella sua identità e bellezza. L’idea di esaltarne l’unicità attraverso un realistico spaccato della società che lo abitava, una società non ancora travolta dalla frenetica corsa al primato, è all’origine del disegno espositivo incentrato su un quotidiano vivo e palpitante, che scorre a diretto contatto con la natura, in momenti di felice armonia.

In equilibrio tra la romantica visione goethiana e il moderno reportage di Guido Piovene sull’Italia degli anni Cinquanta, dove ogni luogo è specchio di una situazione sociale e viceversa, le emozioni degli artisti si traducono in vibranti istantanee di fronte alle quali si ha la sensazione d’immergersi in un mondo carico di nostalgia.

I valori della convivialità e l’incanto di spazi accarezzati dal sole e dal vento in cui l’uomo ritrova sé stesso emergono nella varietà di scene ora cariche di vitalità ed energia, ora dense di lirico silenzio, nelle quali prevale il senso di una libertà senza tempo. Sotto questo aspetto la mostra è quanto mai attuale, conciliando le aspettative del momento con il recupero di un mondo appena alle spalle, che si apre a visioni all’aria aperta a tratti di un’eleganza cosmopolita, a tratti di sapore agreste.

Il percorso, articolato in sei sezioni composte da circa cinquanta opere, è espressione di gusti e costumi diversi, che in mostra dialogano idealmente tra loro.

Da un lato la Toscana campestre e cittadina di Fattori, Signorini, Ghiglia, Nomellini, dei Gioli e dei Tommasi, protagonisti e interpreti di ridenti frammenti di vita evocati con il sentimento e la genuinità della narrativa fuciniana.

Dall’altro l’emancipata società internazionale colta in sereni momenti en plein air da De Nittis e Zandomeneghi, con una novità di linguaggio che prelude all’arte moderna. É il caso di Léontine De Nittis sorridente in un prato di primavera, della giovane parigina assorta nella lettura, della signora con l’ombrellino e di Fernanda Ojetti nel roseto.

Fanno da corollario le limpide marine di Giovanni Boldini e Moses Levy, testimonianze di oltre mezzo secolo di creatività in armonia con il mondo. Emblematico di una serenità, foriera del ritrovato entusiasmo, è Il ciliegio fiorito di Carlo Fornara, un inno alla vita nel segno della continuità e della speranza.