Bazzaro Leonardo (1853-1937). Biografia. Quadri in vendita.

 

Leonardo-Bazzaro-immagineLeonardo Bazzaro nacque a Milano nel 1853.

Fratello dello scultore Ernesto, iniziò a studiare sotto la guida di Gaetano Fasanotti, cliente del negozio di famiglia e titolare della cattedra di paesaggio all’Accademia di Brera, che gli impartì alcune lezioni private.

S’iscrisse poi all’Accademia dove frequentò tutti i corsi diventando allievo prediletto di Giuseppe Bertini.

Agli inizi della sua attività si ispirò alla pittura di Bisi e Migliara, prediligendo quindi interni animati da figure, apportando novità nello studio della luce e del colore.

Si ricordino a tale proposito : Coro della chiesa di San Vittore, 1871, il Salone di Palazzo VerriLa vestizione della monaca, 1888.

Nel 1873 partecipò per la prima volta alla mostra annuale di Belle Arti di Brera con i dipinti Veduta d’interno di Sant’Ambrogio e Veduta interna della chiesa di Sant’Alessandro in Milano.

Nel 1875 vinse il Premio Fumagalli con Dopo un duello; due anni dopo il suo maestro Bertini acquistò il dipinto Il saccheggio per la collezione del Museo milanese Poldi Pezzoli.

Tre anni più tardi il pittore si aggiudicò il Premio Grotti con Un mesto ufficio – Cappella di Santa Maria delle Grazie .

Questi successi gli valsero le attenzioni di mercanti importanti come Pisani in Italia e Goupil  a Parigi con i quali firmò contratti che gli permisero di accrescere la propria notorietà.

Verso gli anni ’80 cominciò a dipingere all’aperto.

Trasse  ispirazione dai paesaggi lagunari  e dalle vallate alpine della Lombardia e della Valle d’Aosta.

Nel 1886, ospite dello scultore Luigi Secchi a Miazzina, conobbe Achille Tominetti del quale apprezzò i paesaggi e le scene di vita alpestre.

Qui realizzò, tra gli altri, il dipinto La raccolta delle castagne, considerato il manifesto del Naturalismo lombardo.

Nel 1896 si trasferì a Gignese (Novara), prediligendo temi intimistici o legati alla vita campestre (All’ovile, esposto a Genova nel 1896).

L´ anno successivo  fu presente per la prima volta alla Biennale di Venezia.

Cinque anni dopo  Arnaldo Risi gli dedicò su “Emporium” il primo articolo monografico con la riproduzione delle opere più conosciute.

Questo agevolò la diffusione dei suoi lavori anche a livello internazionale.

Negli anni che seguirono, gli impegni espositivi diventarono sempre più numerosi.

infatti,  oltre alle rassegne della Permanente, delle Promotrici di Genova e Torino, della Biennale di Venezia, partecipò all’Internazionale di Buenos Aires (1910) e all’Esposizione Universale di San Francisco (1915).

Nel 1917 la Galleria Centrale d’Arte di Milano organizzò una mostra dei due fratelli Bazzaro: settantatre dipinti di Leonardo furono affiancate a trenta sculture di Ernesto.

Questa rassegna ottenne un notevole successo e venne recensita da tutti i giornali ambrosiani.

Continuò a partecipare a tutte le principali rassegne nazionali.

Leonardo Bazzaro morì nella casa milanese del nipote Ettore nel 1937.

 

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