Répin Ilja Jesemovitch (1844-1930). Biografia.

Repin-biografiaNacque a Tchugnew nel 1844 e, dopo un breve periodo come pittore di icone sotto la guida di Ivan Bunakov, s’iscrisse nel 1863 all’Accademia di Belle Arti di Pietroburgo. Ancora studente prese parte alla cosiddetta “rivolta dei 14” capeggiata da Kramskoj in opposizione ai rigidi canoni estetici dell’Accademia. Ad essa seguì la nascita della “Società degli Ambulanti”, la prima Associazione russa ad avviare il difficile passaggio dalla cultura tradizionale a nuove forme espressive. Fu questa fortemente condizionata dall’impegno sociale e la scelta etica divenne quindi anche un indirizzo estetico. Più di ogni altro, Répin aderì all’orientamento ideologico del gruppo. I temi sociali, infatti, interessarono tutta la sua produzione: da I battellieri del Volga (1873), con cui ottenne il primo premio all’Esposizione della Società di Incoraggiamento delle Arti di Pietroburgo, a Burlaki, sempre del 1873, a La zarina Alekseevna del 1879.

Nel 1873, grazie ad una borsa di studio dell’Accademia, si recò in Europa visitando Roma, Napoli e Parigi. Ebbe così modo di apprezzare le opere di Domenico Morelli, Mariano Fortuny, Edoardo Dalbono, Emile Zola e Emile Saint- Saëns. Durante il soggiorno romano entrò a far parte del Circolo Mamontov il cui influsso è evidente nelle opere più tarde.

Tra i suoi lavori si impongono i grandi ritratti eseguiti per le personalità più in vista dell’alta società russa: il Ritratto di Sofia Michailovna (1889), di Rubinstein, Tolstoj, Eleonora Duse etc. Sull’onda del grande successo, il Museo di Mosca nel 1892 gli dedicò una personale. Cinque anni più tardi prese parte alle Biennali veneziane, dove, nel 1907, presentò il Ritratto del violoncellista Wierzbilovicz e un ritratto ad acquarello di Tolstoj.

Morì a Hukahave (Finlandia) nel 1930.

Nello studio allestito nel 1906 a Kuokkala sono tuttora presenti alcune sue opere e l’intero archivio.

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