Gordigiani Michele (1835-1909). Biografia. Quadri in vendita.

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Michele Gordigiani nacque a Firenze nel 1835.

Figlio di Luigi Gordigiani, compositore fiorentino, e nipote di Antonio, considerato uno dei primi interpreti italiani delle opere mozartiane, visse  in un ambiente familiare culturalmente vivace.

Avendo un difetto alla bocca e quindi nella pronuncia, Michele fu sempre poco considerato in famiglia e tenuto in disparte.

Scoperta casualmente, dal maestro di pittura del fratello, la sua capacità artistica fu mandato all’Accademia.

Qui studiò  scultura sotto la guida di Lorenzo Bartolini e poi pittura sotto Luigi Mussini.

Frequentando in quel periodo i giovani macchiaioli e gli scapigliati e studiando i maestri antichi nelle Gallerie acquisì tutta la preparazione necessaria per divenire un artista affermato.

Si distinse, fin dall’inizio, nel ritratto cogliendo facilmente le somiglianze e riportando sulle tele lo splendore delle sete e dei gioielli femminili.

Così, quando Firenze divenne capitale , diventò il ritrattista di corte.

A Firenze quindi non ci fu persona del mondo intellettuale o del mondo aristocratico che non posasse per Michele Gordigiani.

La sua prima apparizione pubblica fu nel 1854 con l’invio di due ritratti all’Esposizione di Belle Arti di Firenze.

Di due anni più tardi sono l’Autoritratto e il ritratto del vedutista piemontese Ludovico Raymond.

Nel 1859 il governo provvisorio bandì a Firenze un concorso e Gordigiani si aggiudicò la commissione per il ritratto di Cesare Balbo, sbaragliando trentaquattro concorrenti.

L’anno successivo, grazie alla Contessa  Virginia Oldoini,eseguì i ritratti di Torino Costantino Nigra, di Camillo Benso Conte di Cavour e di Eugenio Emanuele, principe di Carignano, che divenne suo mecenate.

Fu quest’ultimo infatti che lo incaricò di ritratte suo cugino, il re Vittorio Emanuele II.

Gordigiani ebbe modo di vederlo solo per pochi minuti durante un ricevimento a Palazzo pitti.

Tale ritratto, presentato alla Prima esposizione Nazionale di Firenze nel 1861, lo consacrò al successo che già aveva ottenuto in Francia nello stesso anno.

Ricevette nel proprio studio la visita del Re d’Italia che questa volta posò per lui per più di un’ora.

Ritrasse poi altri membri di casa Savoia,  i sovrani del Portogallo, la regina Vittoria, i Reali inglesi tra i quali il Principe di Galles.

Quest’ultimo  per l’occasione lo ospitò sul suo panfilo e altri aristocratici italiani.

A Firenze frequentò con Signorini, Sernesi, Uzielli e Boldini la villa dell’Ombrellino.

Qui  Marcellin Desboutin accoglieva  i pensionnaires di Villa Medici e artisti di passaggio come Degas e Tissot.

Espose a Londra nel 1867, nel 1876 e nel 1886.

 Nel 1900 si recò in America, insieme al figlio Edoardo; qui  produsse ancora un gran numero di ritratti su commissione.

Michele Gordigiani morì a Firenze il 7 ottobre 1909 dopo una lunga e penosa malattia.

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