Bellei Gaetano (1857-1922). Biografia. Quadri in vendita.

Gaetano Bellei nasce a Modena il 22 gennaio 1857. Studia presso la locale Accademia di Belle Arti diretta da Adeodato Malatesta . Il  giovane studente segue assiduamente le lezioni tenute  da Antonio Simonazzi, docente di disegno, e da Ferdinando Manzini, professore d’ornato e scenografo presso il Teatro Comunale.

La svolta decisiva  si ha nel 1876 quando, partecipando al Concorso Poletti, vince il primo premio con il dipinto Francesco Francia che nella sua bottega ammira per la prima volta la S. Cecilia di Raffaello.

Il premio Poletti gli permette di frequentare per tre anni l’Accademia di Roma e per un anno quella fiorentina.

Nello stesso periodo si iscrive all’Accademia Spagnola e a quella Francese approfondendo lo studio del nudo. Nel 1880 esegue l’Annunciazione e l’anno successivo Resfa, ovvero la scena biblica del martirio dei sette fratelli Maccabei davanti alla loro madre. Per quest’ultima esecuzione sembra che si sia rifatto al capolavoro del Morelli L’imbalsamazione del corpo di Cristo del 1871. L’opera non ottiene però il plauso dei commissari giudicatori modenesi a testimonianza del profondo divario tra la chiusa arte modenese e la ricchezza e varietà di esperienze che il Bellei stava facendo a Roma.

Nel 1882, terminato il servizio militare, si trasferisce a Firenze per completare gli studi e qui  subisce l’influenza macchiaiola in alcuni dipinti eseguiti in quel periodo come, Rose di maggio, Nel coro di S. Maria Novella e Alla finestra.

Nel 1894 rientra a Modena dove, nel 1897, sposa la fiorentina Ismene Miniati: avranno due figli Jole e Lorenzo.

Nel frattempo antiquari fiorentini vendono le sue opere in Inghilterra, America e in Australia, aumentandone cosi la notorietà.

E’ quindi presente nel 1882 alla Royal Academy di Londra con La benvenuta, all’Esposizione di Liegi nel 1895, a quella Generale Italiana e di Arte Sacra di Torino nel 1898 e  all’Internazionale di Milano nel 1906 dove è premiato per il dipinto Madonna del muricciolo.

Nel 1907 espone all’Associazione degli Artisti Italiani in Firenze, alla Mostra d’Arte Sacra a Venezia nel 1908 con un Cristo deposto e nel 1910 alla rassegna di Santiago del Cile con il quadro L’assalto. Con il passare del tempo abbandona la  pittura storico-letteraria  per riprodurre  nei propri dipinti l’aneddoto quotidiano, lo spirito di provincia dell’Otto e Novecento. Risalgono a questo periodo opere come:  Vecchio che fuma la pipa, Il giorno di Pasqua, All’osteria etc.

Rari sono i paesaggi : si ricordano solo Da Ligorzano del 1913 e A Serramazzoni risalente al 1918.

Un posto importante nella sua produzione artistica occupano invece  i ritratti; molti furono gli esponenti dell’alta società che posarono davanti la suo cavalletto: Don Carlos di Braganza, il generale Martini di Bologna, il barone Lazzaroni di Roma ma anche il ritratto del poeta Ferruccio Cambi, del musicista Ernesto Vellani etc.

Nel frattempo il Bellei realizza, dietro commissioni, dipinti sacri destinati sia alla privata devozione che al culto chiesastico: Madonna, Maddalena, un S. Pietro, un San Giuseppe etc.

Agli inizi degli anni ‘80 entra a far parte degli autori modenesi incaricati da Adolfo Venturi, giovane promessa della storia dell’arte, di illustrare graficamente la sua celebre Galleria Estense, stampata a Modena da Paolo Toschi nel 1882. Riproduce quindi a disegno i capolavori della Galleria incisi poi in zinco dalla Casa Angerer e Göschl di Vienna. Nel 1894 è nominato Socio Onorario dell’Istituto di Belle Arti e nel 1896 Accademico Residente della Classe di Pittura.

Insegna nella Scuola Libera del Nudo negli anni 1896, 1897 e dal 1902 al 1905.

Nel 1911 diventa “Aggiunto al Professore di Figura” presso la Cattedra tenuta dal piemontese Camillo Verno, discepolo di Andrea Gastaldi.

Gaetano Bellei muore nel 1922 a Modena.

 

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Giuseppe Viviani dipinti in vendita online

Viviani Giuseppe (1898-1965). Biografia. Quadri in vendita.

Giuseppe Viviani nasce ad Agnano di Pisa il 18 dicembre 1898.

La sua vocazione pittorica si manifesta presto: ci sono infatti  dipinti datati 1916,  ma  l’esperienza pittorica vera e propria inizia dopo il 1920.

La sua prima personale risale al 1922 a Marina di Pisa.

In questi anni la sua attenzione è rivolta soprattutto all’incisione prediligendo la xilografia, la puntasecca e l’acquaforte.

Schivo e culturalmente isolato, elabora uno stile tutto suo:“i miei, più che segni provenienti da un arsenale del passato, sono note di una musica della mia anima di solitario cacciatore…. Sì, voglio dire che tutto è mio, e il bagaglio che altri avevano io non conoscevo nemmeno“ scrive in una lettera.

Giuseppe Viviani dipinti in vendita onlineNel 1929 vince il Premio per l’incisione alla Mostra Internazionale di Monaco, nel 1949, ad Asti, quello per il disegno.

L’anno successivo ottiene il primo premio per l’incisione alla XXV Biennale di Venezia; lo stesso riconoscimento lo riceve l’anno successivo a San Paolo del Brasile.

Nel 1952 vince il primo Premio Internazionale alla Mostra in bianco e nero di Lugano e quello della Quadriennale di Roma.

Sette anni dopo ottiene il primo premio Pontedera di Pittura e nel 1963 il Premio della V Biennale dell’incisione italiana contemporanea a Venezia.

Trascorre la sua vita a Pisa insegnando Incisione  all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Giuseppe Viviani muore a Pisa il 16 gennaio 1965.

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Baracchini Caputi quadri in vendita online

Baracchini Caputi Adriano (1883-1968). Biografia. Quadri in vendita.

Adriano Baracchini Caputi nasce nel 1883 a Firenze. A 16 anni si trasferisce a Livorno iniziando a dipingere sotto la guida di Guglielmo Micheli, pittore macchiaiolo della scuola di Giovanni Fattori. Pittore divisionista e socio fondatore del Gruppo Labronico ha come maestro Vittore Grubicy de Dragon. Dipinge soprattutto angoli caratteristici della zona tirrenica e delle campagne toscane. “La tecnica del Baracchini-Caputi” scrisse Gastone Razzaguta nel suo libro Virtù degli artisti labronici, "è quella divisionista ma sempre, come in ogni buon pittore livornese, con un che di personale, con quel tanto che fa riconoscere”. Nel 1907 è invitato al Salon des Peintres Divisionnistes di Parigi.

Baracchini Caputi quadri in vendita onlinePer molti anni opera nella zona di Vada. E ’uno dei frequentatori del Caffè Bardi di Livorno. Espone alle Biennali di Venezia del 1912, 1914 e 1922, alla 81ma mostra degli Amatori e Cultori di Roma del 1912 e alla prima Biennale romana del 1921. Espone anche a Bottega d’Arte di Livorno nel 1922 e nel 1928.

All’inizio degli anni ’30 decide di abbandonare la pittura e si ritira nella sua casa a Vada occupandosi esclusivamente di amministrare i propri beni.

Adriano Baracchini Caputi muore a Livorno nel 1968.

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Annibale Gatti dipinti vendita online

Gatti Annibale (1827 -1909). Biografia. Quadri in vendita.

Annibale Gatti nasce a Forlì nel 1827.

Trasferitosi a Firenze giovanissimo, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze seguendo i corsi di Tommaso Gazzarrini e Giuseppe Bezzuoli.

Nel 1849 vince il premio minore del disegno e nei due anni successivi quello per il bozzetto a olio.

Annibale Gatti dipinti vendita online Il suo esordio avviene nel 1852 con un dipinto a soggetto storico intitolato Un episodio della sete dei crociati.

Tre anni dopo dipinge Michelangelo che presenta Mosè a molti illustri del suo tempo e due anni più tardi Luisa Strozzi nello studio di Michelangelo.

Esegue numerosi affreschi nelle dimore signorili toscane ( si ricordi le decorazioni nella sala da ballo di Villa Stibbert)  e anche nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio a San Miniato e nel teatro del Cairo in Egitto..

La sua intensa attività pittorica nel territorio fiorentino si deve principalmente all’amicizia con l’architetto Giuseppe Poggi, a quel tempo incaricato di dare una nuova sistemazione urbanistica al capoluogo toscano.

Nel 1861 prende parte all’Esposizione Nazionale di Firenze con il quadro Gloria di santa Verdiana e decora Palazzo Favard con Storie della vita del Tasso e della Gerusalemme liberata.

Frequentatore del Caffè Michelangelo vi porta anche il suo allievo Diego Martelli.

Annibale Gatti muore a Firenze nel 1909.

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Cagnaccio di San Pietro quadri in vendita

Cagnaccio Di San Pietro (1897-1946). Biografia. Quadri in vendita.

Cagnaccio di San Pietro, il cui vero nome era Natalino Bentivoglio Scarpa, nasce a Desenzano del Garda  il 14 gennaio 1897.

Trascorre la sua infanzia nella casa dei nonni sulla laguna veneta e fin da ragazzino presenta una spiccata predisposizione alla pittura.

Frequenta le scuole dell’obbligo per poi iscriversi nel 1912

all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Ettore Tito; tuttavia i problemi economici lo costringono ad abbandonare gli studi dopo solo 1 anno.

Nel 1910 visita la personale di Gustave Klimt alla Biennale di Venezia e influenzato dalle novità della Secessione viennesse, ne prende spunto per decorare l’hotel veneziano Terminus. Nel 1917 viene chiamato alle armi e congedato, dopo due anni, per un incidente al polpaccio.

Cagnaccio di San Pietro quadri in venditaNel 1919 prende parte ad una mostra di Ca’ Pesaro presentando due dipinti di carattere futurista: Cromografia musicale e Velocità di linee-forza di un paesaggio.

All’età di 28 anni si sposa con Romilda Ghezzo.

Insieme si trasferiscono a Napoli in cerca di una vita migliore ma nello stesso anno rientra a Venezia con l’incarico di ristrutturare l’ex caserma di San Pietro. Nel 1923 nasce Liliana e nel 1925 il figlio Guerrino.

Nel 1924 è presente alla Biennnale veneziana con il nome d’arte di Cagnaccio a cui poi aggiunge “di San Pietro” in ricordo di San Pietro in Volta, sull’isola di Pellestrina, dove aveva vissuto la sua giovinezza.

La sua partecipazione all’importante rassegna veneta sarà una costante fino al 1942.

Da questo momento comincia a farsi notare dal grande pubblico con frequenti mostre e personali presso la Fondazione Bevilacqua la Masa, il Circolo artistico veneziano e altre sedi regionali. Il carattere schivo e il suo credo antifascista lo portano a disdegnare affiliazioni e adunate.

Per tale motivo viene totalmente ignorato dalle iniziative espositive organizzate dalla Sarfatti e sempre per questa ragione nel 1928 la sua opera Dopo L’orgia viene rifiutata dalla Commissione della Biennale veneziana.

Tra il 1932 e il1935 esegue molti ritratti, Ritratto della signora Vighi, Operaia, Attesa, etc.

Nel 1934 realizza I naufraghi ispirato al ritrovamento di un cadavere riportato dal mare e la veglia dei cari. I genitori dell’artista, per ammirare l’opera, intraprendono un lungo viaggio che costa la vita al padre, morto improvvisamente in casa del figlio.

L’anno successivo partecipa alla Mostra dei quarant’anni della Biennale, alla Seconda Quadriennale di Roma e all’esposizione presso il Circolo artistico di Venezia. Viene poi invitato per una personale a Genova presso la galleria di Stefano Cairola.

Fa poi rientro a Venezia e tra il 1940 e il 1941 è ricoverato all’ospedale del Mare del Lido.

Si spenge a Venezia nel maggio del 1946.

Il suo nome è riconducibile al Realismo magico, corrente artistica di cui fecero parte anche Antonio Donghi e Felice Casorati. Una realtà rielaborata che richiama ai canoni classici ma che viene trasferita in una atmosfera sospesa, indefinita che supera la realtà stessa.

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Arturo Tosi dipinti in vendita online

Tosi Arturo (1871 - 1956). Biografia. Quadri in vendita.

Arturo Tosi nasce a Busto Arsizio il 24 luglio 1871. Frequenta lo studio di nudo all’Accademia di Brera e per due anni lo studio del pittore Ferragutti- Visconti. Segue con attenzione gli insegnamenti e i consigli di Vittorio Grubicy.

Dal 1909 inizia a partecipare, sempre su invito, alle Biennali veneziane. Espone due volte a Monaco di Baviera, a Bruxelles, alla Internazionale di Roma del 1911, a Brera e alle più importanti mostre nazionali ed estere.

Arturo Tosi dipinti in vendita onlineIl suo tritico La Terra viene premiato nel 1922 con medaglia d’oro del Ministero della P.I.

L’anno successivo Arturo tosi  tiene una sua mostra personale nella Galleria Pesaro di Milano che gli permette di farsi conoscere al grande pubblico. Nel 1931 vince il primo Gran premio di 100.000 lire istituito dalla Quadriennale Romana. Nel 1936 ottiene a Budapest un Diploma d’Onore; lo stesso riconoscimento lo avrà a Parigi l’anno successivo.

Sue opere sono conservate nella Galleria d’Arte Moderna di Milano, in quella di Roma, nelle Gallerie Civiche di Roma, Firenze, Genova, Torino, Piacenza e Venezia. All’estero lo troviamo nei musei di Parigi, Mosca, Atene, Lubiana, Bucarest, Budapest e Sofia.

Per i suoi 80 anni la città di Milano gli ha dedicato n mostra.

Nel 1956, dopo la morte, la Biennale veneziana gli riserva  un grande salone.

L’ultimo suo quadro è stato esposto dall’Associazione Artisti d’Italia a Palazzo Reale di Milano, dove il Maestro è stato commemorato da Orio Vergani, alla presenza del Ministro della P.I. Paolo Rossi.

Arturo Tosi muore  a Milano il 3 gennaio 1956.

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Muzzioli Giovanni (1854 -1894). Biografia. Quadri in vendita.

Giovanni Muzzioli nasce nel 1854 a Modena.

La sua frequenza alle scuole tecniche della città dura solo dal 1867 all’anno successivo.  Nel 1868 entra infatti all’Accademia di Bell Arti cittadina, diretta da Adeodato Malatesta, dove insegnano tra gli altri pittori Luigi Asioli, Antonio Simonazzi e il bresciano Mario Discovolo. Nel corso degli studi il suo nome compare spesso negli elenchi dei premiati ai concorsi interni.

Nel 1872 con il dipinto Torquato Tasso all’ospedale di S. Anna vince il prestigioso concorso Luigi Poletti grazie al quale può perfezionarsi a Roma. Qui, al terzo anno di pensionato all’Accademia di San Luca realizza Abramo e Sara alla corte del faraone. Il dipinto viene portato a Modena ed esposto in una sala dell’Accademia di Belle Arti . Per l’esecuzione del dipinto Muzzioli richiede e riceve un compenso aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal Pensionato Poletti.

Nel gennaio del 1876 parte per Firenze dove dipinge ed espone Poppea con Nerone che fa portare la testa di Ottavio, terzo saggio del Pensionato Poletti. L’opera suscita numerosi dibattiti nell’ambiente artistico fiorentino  ma gli vale la nomina a professore onorario dell’Accademia di Modena. Nel 1882 figura all’esposizione “Dello Scoraggiamento” che si tiene al Politeama modenese con il dipinto Un uomo di lettere.  All’asta che conclude la manifestazione l’opera raggiunge uno dei prezzi più alti tra le opere vendute e viene aggiudicata al signor Salle per duecento lire. Nel 1884 partecipa all’Esposizione italiana di Torino presentando il quadro Offerta nuziale che viene acquistato dal Municipio di Trieste per la somma di quattromila lire. Il periodico “L’Illustrazione Italiana” pubblica un’incisione del dipinto in seguito al suo successo di pubblico e di critica.

Nel 1887 partecipa all’Esposizione Nazionale artistica di Venezia con il dipinto Sole di settembre. Nello stesso anno Luigi Rasi pubblica il suo Libro dei monologhi con illustrazioni di Muzzioli e di altri artisti legati al Circolo Artistico di Firenze (nel 1882 e 1883 ne era stato Presidente).

Nel 1889 invia il quadro Baccanale all’Esposizione Universale di Parigi; in tale occasione ottiene un riconoscimento ufficiale, figurando insieme a Signorini, Simi, Panerai e Adolfo Tommasi nelle “Liste de recompensés”. Fa  parte, inoltre,  della commissione che sceglie le opere di artisti fiorentini da inviare alla stessa esposizione parigina, aiutando così Giovanni Boldini che ha assunto la presidenza della sezione italiana.

Ad aprile e a maggio dello stesso anno prende parte all’esposizione del Circolo Artistico fiorentino con uno studio dal vero e una veduta di paese. L’anno dopo collabora all’illustrazione delle Veglie di Neri di Renato Fucini .

Nel 1891 insieme a Cosimo Conti viene convocato a Genova come perito per eseguire l’inventario delle opere che si trovano nello studio del pittore Nicolò Barabino, suo grande amico, al momento della morte.

Nel 1892 gli espositori della Società d’Incoraggiamento di Firenze scelgono Muzzioli, Faldi, Cannicci, Alfonso Testi, Luigi Gioli e Cecconi come membri della Commissione di accettazione e collocamento delle opere per la mostra annuale.  Insieme a Corcos, Lega, Cannicci e Luigi Gioli forma la giuria che assegna i premi di cui dispone la Società.

Muore di tubercolosi il 5 agosto 1894 a Modena.


Giorgio Belloni quadri in vendita

Belloni Giorgio (1861 -1944). Biografia. Quadri in vendita.

Giorgio Belloni nasce il 13 dicembre 1861 a Codogno.

Rimasto orfano di padre a otto anni, grazie al secondo marito della madre, Alessandro Bertamini, che individua la sue spiccate attitudini pittoriche, inizia a studiare a Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini.

Nel 1881 esordisce con l’opera Coro di San Vittore e poi si trasferisce a San Pietro di Legnano presso Verona e lavora assiduamente nelle vicine campagne.

Nel 1890 torna a Milano e sposa Marianna Panighetti, figlia di un magistrato, dalla quale avrà tre figlie: Agnese, Emilia e Vittoria.

Nella bella stagione soggiorna con la famiglia in luoghi di montagna come Cormayeur, Chamonix e Madesimo.

Rimane però fedele ogni anno al mare di Sturla e poi, in seguito, a Noli e a Forte dei Marmi dove matura la sua predilezione per le marine, le spiagge e i porti, temi prevalenti della sua produzione.

Durante l’inverno si ritira nel suo studio milanese e rielabora le “impressioni estive”.

Esegue anche numerosi ritratti: quello della moglie, nel 1900, vince la Medaglia d’oro alla Mostra di Parigi. Realizza anche sculture e incisioni.

Dal 1895 è presente alla Biennale di Venezia dove espone, dietro invito, fino al 1930; e nella stessa biennale nel 1914 presenta una sua personale con 36 opere.

A Milano è consigliere di Brera e a Torino membro dell’Accademia Albertina.

 

Giorgio Belloni quadri in vendita E’ inoltre chiamato spesso a far parte di molte giurie milanesi e nazionali.

Frequenta la Patriottica e la Famiglia Artistica, stabilendo buoni rapporti con gli artisti del tempo tra cui Carlo Cressini. Attraverso scambi con amici il suo studio si arricchisce di opere di Gola, Conconi, Mosè Bianchi, Mariani, Gignous, Dall’Orto  e Bezzi.

Tra i riconoscimenti più significativi si ricordano la Medaglia d’oro a Vienna e a Monaco e quella ricevuta dal Ministero della P.I. all’esposizione Nazionale dell’Accademia di Brera 1908 per il quadro Visione di pace.

Ottenne anche il premio Principe Umberto 1919 alla stessa rassegna per il quadro I nostri figli.

Suoi dipinti si trovano attualmente al Museo Revoltella (Trieste), alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, a Ca’ Pesaro, (Venezia), alla Galleria Ricci Oddi (Piacenza) e ai Musei di Monaco e San Francisco.

Dopo la mostra alla Biennale di Venezia del 1914, ordina la sua impegnativa rassegna a Milano, alla Galleria Pesaro, con 140 opere.  Negli anni successivi il progetto di una nuova mostra viene bloccato dalla seconda guerra mondiale, che lo costringe a sfollare con la moglie ad Azzano di Mezzegra, dopo aver lasciato lo studio di Milano con numerose opere.

Lo studio e la casa vengono distrutte nell’agosto del 1943.

Giorgio Belloni muore nell’aprile del 1944.

Nel 1948 a Milano, alla Galleria S. Radegonda, viene allestita postuma, con presentazione di Raffaele Calzini, la mostra che egli non aveva potuto realizzare in vita.


Virgilio Guodi quadri in vendita online

Guidi Virgilio (1891 1984). Biografia. Quadri in vendita.

Virgilio Guidi nasce a Roma nel 1891

Nel 1911, dopo aver fatto pratica di pittura dal restauratore Giovanni Capranesi, si iscrive all’Accademia di Belle Arti seguendo i corsi di Aristide Sartorio.

Nel 1915 è invitato alla mostra della Secessione Romana e ad altre esposizioni; fa la conoscenza di Armando Spadini del quale, nel 1925, prenderà lo studio “L’Uccelliera” a Villa Borghese.

Dal 1920 inizia a d esporre alla Biennale veneziana e a quella del 1924 ottiene un grande successo con l’opera Il tram. Il Granducato del Lussemburgo si offre di acquistare l’opera per 2.500 lire ma Guidi preferisce che essa rimanga in Italia.

Sette anni più tardi ottiene la cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui ha occasione di frequentare il poeta Vincenzo Caldarelli.  L’ambiente veneziano gli si rivela però subito ostile e la persistenza di tale atteggiamento lo indurrà a trasferirsi a Bologna nel 1935. Nel medesimo periodo espone alla II Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma ottenendo grandi riconoscimenti.

Nel 1936 e nel 1940 la galleria milanese Il Milione gli dedica due personali.

Virgilio Guodi quadri in vendita onlineNel 1948 partecipa alla XXIV Biennale di Venezia esponendo un’importante serie di “Figure nello spazio”.  Nel 1954 lo stesso Ente gli dedica una mostra antologica.

Ottiene anche due medaglie d’oro: una nel 1957 assegnata dalla Presidenza della Repubblica ai maestri dell’arte italiana da Modigliani a De Pisis, l’altra nel 1961 conferitagli dal Presidente della Repubblica come “benemerito” della cultura.

Su invito dell’Assessorato alla Cultura e delle Belle Arti di Venezia, nel 1962, allestisce una “personale” nella sala Napoleonica.

Nel 1964 è presente alla XXXII Biennale veneziana.

Un anno più tardi esce una monografia curata da Silvio Branzi. La Promotrice delle Belle Arti di Torino organizza al Parco del Valentino una vasta antologica.

Nel 1967 partecipa a Firenze alla rassegna Arte Moderna in Italia 1915-1935 curata da Carlo Ludovico Ragghianti. Inizia il ciclo delle Grandi teste.

Nel 1976 tiene una mostra antologica a Villa Malpensata a Lugano.

Nel 1980 presenta un’antologica alla Casa Da Noal a Treviso, curata da Giovanni Carandente. Dona al Comune di Venezia 80 (attualmente ridotte a 69) dipinti, compresi tra il 1950 e il 1975.  Con questa raccolta di opere sceltissime si inaugura a Palazzo Fortuny il Museo Guidi. Nello stesso anno il Teatro di Treviso gli commissiona i bozzetti per le scenografie del Campiello di Goldoni.

L’anno successivo a Firenze, presso il Circolo della Stampa, gli viene attribuito il prestigioso riconoscimento del Premio San Luca. Celebra a Venezia i novant’anni con un convegno della Fondazione Cini, all’isola di San Giorgio. A Cingoli, per l’occasione, gli viene consegnata la medaglia d’oro e conferita la cittadinanza onoraria.

Nel 1982 una delegazione del consiglio regionale della Lombardia gli consegna una targa di riconoscimento per la donazione alla Pinacoteca di San Donato Milanese.

Inizia, sotto la direzione di Giuseppe Mazzariol, la ricerca sul Corpus dell’opera pittorica guidiana. Il Maestro collabora all’impostazione dell’archivio e alla catalogazione dei propri dipinti.

Muore nel 1984 a Venezia.

 

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Angelo Barabino quadri in vendita

Barabino Angelo (1883-1950). Biografia. Quadri in vendita.

 

 

1883: il 1 gennaio Angelo Barabino nasce a Tortona

1899-1900 : conosce il pittore Giuseppe Pellizza

1900-1901: su suggerimento della famiglia di Lorenzo Perosi, si reca a Milano e si iscrive alla classe preparatoria dei corsi dell’Accademia di Brera.

1901 -1902: il 28 febbraio è sospeso per otto giorni dalle lezioni per aver partecipato ad una manifestazione di protesta studentesca.

1902-1903: si iscrive al “corso comune” dell’Accademia. In seguito viene ammesso alla “scuola di nudo”, cui entra a far parte  nel 1908-1909.

1903: esordisce alla Promotrice di Torino con Paesaggio.

      Angelo Barabino quadri in vendita1906: Pellizza espone a Milano Il Sole, acquistato dallo Stato.

Angelo Barabino invia alla Promotrice di Firenze un suo Autoritratto, ora perduto.

1907: 14 giugno Giuseppe Pellizza  in seguito a disgrazie familiari, in stato depressivo, si toglie la vita.

1909: sposa Melania Berti e si stabilisce a Tortona. Diviene assessore alle belle arti al Comune e promuove iniziative culturali.

1910: presenta a Milano Rapina all’Esposizione Biennale di Brera. Nasce il figlio Bruno.

1912: alcune sue opere vengono esposte a Parigi nella galleria di A. Grubicy.

1915: parte per il fronte.

1916: agosto:  da una lettera delle figlie di Pellizza e d auna cartolina di Vittore Grubicy, risulta ricoverato all’ospedale di Tortona.

1917: viene ricoverato all’ospedale militare di Venezia: a maggio scrive di essere convalescente.

1920: inizia gli studi per il ciclo pittorico di Palazzo Taverna.

1921: esposizione a Tortona.

1922-1924 si stabilisce a Venezia con la famiglia

1924 torna a Tortona. Monsignor De Tomasi gli affida l’esecuzione del trittico per la Cappella dei Caduti, nella basilica di Broni.

1929: Nella primavera parte per Caracas , dietro invito dell’industriale tortonese Roversi e viene accolto dall’ambasciatore italiano Cavicchioni. A giugno espone al “Club Venezuela” 68 opere . Molte saranno acquistate dal governo. Esegue il ritratto del presidente venezuelano Gomez.

1931: visita i musei di Londra, Parigi, Amsterdam e poi ritorna in Italia.

1931: sulla rivista “Alexandria” pubblica un memoriale dei suoi rapporti con Pellizza.

1950: 5 novembre. Muore a Milano a casa del figlio.

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