Torchi Angelo (1856-1915). Biografia. Quadri in vendita.

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Angelo Torchi nacque a Massa Lombarda l’8 novembre 1856.

L’agiatezza dei genitori, che vivevano delle rendite di numerose proprietà, lo sollevò da ogni problema economico consentendogli di dedicarsi agli studi prediletti.

Per assecondare infatti la sua precoce inclinazione al disegno, l’intera famiglia si trasferì a Firenze nel ’74 dove, terminato il liceo artistico, seguì gli insegnamenti di Lorenzo Gelati.

Da quest’ultimo acquisì un segno secco e minuzioso.

Ne sono tipici esempi il Ponte alla Staggia e Ingresso alle Cascine, ma anche l’orientamento definitivo verso la pittura di paesaggio.

Nel’80 si recò con Attilio Pratellaa Napoli dove rimase per circa un anno frequentando la scuola di Alceste Campriani.

Grazie al maestro napoletano riuscì a moderare la rigidità del tratto disegnativo trasmessogli dal Gelati.

La nostalgia dell’ambiente familiare lo spinse però  a rientrare a Firenze.

Seguirono anni di intensa attività espositiva a Torino, Milano e Roma dove, a partire dal 1882, figurarono accanto alle opere napoletane altre di soggetto nuovamente toscano e romagnolo.

Tra queste ultime ricordiamo In risaia dopo il raccolto del 1883.

Nella conoscenza di Diego Martelli trovò il tramite più autorevole con la tradizione macchiaiola.

Particolarmente precoce e ricco di conseguenze il rapporto con Lega che mostrò di essere ben avviato già nell’82, quando Torchi dipinse Lettura in giardino, guardando con ammirazione consapevole allo stile del maestro di Modigliana.

Non manca, d’altra parte,in certe sue immagini di risaia databili a questi stessi anni e ancor più nelle vedute di Firenze la traccia di un’altra presenza importante: quella di Telemaco Signorini.

Insieme a lui, a LegaFattoriUlvi LiegiAngiolo e Lodovico TommasiAlfredo MullerFrancesco e Luigi Gioli partecipò nel 1886 alla I Mostra livornese esponendo sette dipinti di vario soggetto e ambientazione. Nell’89  si recò a Parigi in occasione dell’Esposizione Universale dove, su consiglio di Diego Martelli, inviò tre quadri.

Qui ebbe modo di ammirare le opere di Degas, Manet, Pizzarro, Monet e Raffaelli.

Proseguì poi per Londra dove scoprì Constable e i Preraffaelliti. L’influenza di tale viaggi si avverte nell’opera Impressione di un mercato esposta alla Promotrice fiorentina del ’90-’91.

Nello stesso anno si recò a Genova in compagnia degli amici Kienerk e Nomellini e qui nacquero le le sue prime opere compiutamente divisioniste come Pergolato e Giardino con casa.

Nella metà degli anni ’90 il suo divisionismo tende a sparire lasciando spazio a pennellate larghe e sfaldate.

L’attività espositiva proseguì a ritmo serrato partecipando  alle Promotrici e alle principali mostre nazionali.

L’ultima sua apparizione importante fu nel 1914 alla Biennale di Venezia.

Morì nel 1915 a Massa Lombarda.  

 

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